LA BIOGRAFIA

Turi Volanti

Turi Volanti nasce a Floridia (Sr) il 20/7/1930.

Da autodidatta consegue la maturità al Liceo Artistico di Palermo. Frequenta l’Università di Architettura nella stessa città, ma solo dopo un anno si trasferisce a Milano.

Di condizioni molto modeste, il giovane Volanti è costretto ad abbandonare il Politecnico per frequentare e completare gli studi di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. In pochi anni di frequenza Volanti mostra subito le sue doti, tanto da scrivere articoli e saggi di apprezzata critica architettonica.

Potremmo parlare di un primo periodo, negli anni 50, come Neorealismo Esistenziale. La pittura di questi anni è caratterizzata dal mondo e dal dolore della povera gente di Sicilia, di ascendenza letteraria verghiana, e solo accidentalmente guttusiana. In effetti Volanti ha sempre nutrito una certa intolleranza per la pittura di Guttuso, espressa anche nelle recensioni delle due mostre alla Cripta del Collegio: Il bosco d’amore e la Ucciria.

La prima fase di Volanti è caratterizzata inoltre da un’abbondante produzione grafica: studi, schizzi, idee, bozzetti, disegni, incisioni, ecc.
Negli anni 60, la seconda fase pittorica, è attraversata da una felicità e da un fuoco creativo eccezionale, che incontra un appassionato favore di pubblico, di critica e di mercato.

Le opere, in maggior parte di grandi dimensioni, seppur dentro le poetiche del neo-espressionismo figurativo e informale, si distinguono decisamente per la straordinaria forza espressiva e coloristica, per l’originale, ardito e felice connubio del colore rembrandiano con la luce caravaggesca. L’uno e l’altra danno forma all’angoscia esistenziale dei grandi temi della condizione umana.Ricordiamo opere come Il muro, Figure nell’angoscia, Sottosuolo, Eros e Thanatos, La caccia… e contro la caccia…

Il terzo periodo ha inizio verso la fine degli anni ’60 con un lento e meditato sciogliersi dal magma e dal viluppo materico-informale. Concluso il ciclo espressionisatico-informale l’artista conferisce alla sua pittura una rappresentazione più figurativa in un ordine compositivo più razionale, volgendo la ricerca verso mitografie greche in conflitto con i miti consumistici del mondo d’oggi: cioè fra la poesia e il suo contrario.

Tutto ciò avviene naturalmente, per mutazione interiore, calato nelle temperie culturale del momento storico: nell’aria soffiano i venti della contestazione, cui ne è coinvolto, ne è partecipe in toto, con tutta la sua carica umana. L’artista – egli dice – non può voltare le spalle a tutto ciò che avviene intorno a sé, e chiudersi nella torre d’avorio di una cifra stilistica che non porti il riflesso, in qualche modo, di ciò che avviene nel mondo… È sterile insistere sugli schemi già snervati e ripetitivi di modalità linguistiche che non rispondono più all’inquietudine del momento storico.

Qui l’artista disvela la sua indole inquieta e problematica del tendere al rifiuto e quindi alla scelta e alla conseguente ricerca di verità. La verità è per Volanti inafferrabile, l’artista tende a imprigionarla nell’opera, nella forma, suscettibile a fughe, pronta a disancorarsi per ripartire.
È un periodo, questo, che fa ovviamente da cerniera alla definizione di un più radicale impegno civile, che scatta prepotentemente subito dopo la strage di Piazza della Loggia a Brescia, di cui Volanti è testimone: Il giorno dopo portai una rosa rossa in Piazza della Loggia è un titolo emblematico di un evento terroristico che travalica la cronaca per rimbalzare profeticamente di giorno in giorno nelle balza della storia attuale. È il titolo di un lungo ciclo pittorico, protrattosi per tutti gli anni ’70, cambiando denominazione, come 28 maggio 1984, oppure Dialoghi impossibili.Ricostruisce un ordinamento metafisico dei reperti archeologici, pezzi di colonne doriche, frontoni e capitelli, una luce radente che può esaltare ma anche divorare le cose, mentre l’ombra assume un suo alto e severo profilo rivelatorio.

Il quarto periodo si compone di due cicli. Ricordiamo che sono gli anni del ritorno in Sicilia, a causa di gravi problemi familiari, dopo 26 operosi anni trascorsi in Lombardia. Nell’84, con la mostra Natura e mito nella Sicilia di Turi Volanti, dimostra il suo legame con la terra d’origine, in cui esalta la fascinazione dell’universo isolano, sottolineando la scoperta dei muri-a-secco caratterizzanti il paesaggio ibleo, con una resa iconica del tutto unica e originale.

La sua sete di conoscenza e l’inquietudine lo inducono, per un breve periodo a riguardare la storia dell’arte, potremmo parlare di Pittura colta; lui stesso afferma che non basta osservare o studiare la storia dell’arte, ma sia indispensabile ripercorrere il processo creativo dei Maestri attraverso la tecnica, senza imitarli, prenderli come fonte di imitazione… “e con estrema umiltà vestirsi da discepolo, ora dell’uno ora dell’altro…”
Conclusa la breve esperienza della Pittura colta (una produzione di poco più di una decina di tele, però alcune di notevoli dimensioni) l’artista torna a riascoltare il richiamo dei miti e delle fabulazioni, di cui l’isola è permeata, metaforicamente intesi come ritorno al radicamento originario che si configura con l’assenza del mito stesso, come La caduta, Una parabola per il terzo millennio ecc…

MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE:

1950 – Personale Camera del Commercio, Siracusa;

1955 – Biennale Internazionale di Gorizia;
– Selezione Milanese indetta dalle riviste Incontri e Realismo Oggi (a cura di Franco Russoli);

1956 – Personale Galleria della Piazza Vecchia, Brescia;

1957 – Personale Galleria Alberti, Brescia;
– Premio Nazionale del Disegno Diomira, Milano (premio dell’E.P.T.);
– Biennale Nazionale dell’Incisione, San Benedetto del Tronto;

1960 – Si trasferisce a Brescia dove mette casa e insegna negli Istituti Superiori.
Rassegna 2ND Hamshire International Graphies Annual, Hollis, USA;

1962 – Panorama della Giovane Pittura Italiana, E.I.D.A.C., Milano (a cura di R. De Grada e G. Kaisserlan).

1964 – Personale alla Galleria dell’A.A.B (Associazione Artisti bresciani), Brescia;
Personale alla Galleria Pagani del Grattacielo, Legnano e Milano;
– Oltre l’Informale, Galleria Traverso, Milano (a cura di M. De Micheli)

1965 – Premio Nazionale Pro e contro la caccia, Galleria dell’A.A.B., Brescia, (premio Referendum);

1966 – Personale alla Galleria Zen, Brescia;
– Personale alla Galleria Il Traghetto, Venezia;
Grafica Internazionale, Galleria Il Minotauro, Brescia;

1967 – Antologica alla Galleria C.I.D.A. (Centro Inter.le d’Arte), Brescia;
– Premio di Pittura Gardone Val Trompia (premio del Comune);

1969 – Personale alla Galleria Il Tridente, Grosseto;
– Rassegna Nazionale di Pittura, a cura di M. De Micheli, Suzzara (invitato);
– Rassegna Nazionale di Pittura, Galleria Il Tridente, Grosseto;

1970 – Personale di pittura alla Galleria Chiovasso, Milano (a cura di G. Seveso);
– Mostra scambio tra le gallerie italiane (Galleria Schreiber), Palazzo della Permanente, Milano;
– Rassegna grafica, Galleria La Soffitta, Firenze;
– Rassegna Nazionale di Pittura, Galleria Chiovasso, Milano;

1971 – Personale di Pittura alla Galleria Schreiber, Brescia;
– Rassegna d’Arte Ragionale Lombarda, Palazzo dell’Arte, Cremona;
– Per il cinquantenario della condanna di Sacco e Vanzetti, cartella grafica con Titonel e Sarri, edizioni Sacco e Vanzetti, Torino;
– L’immagine dell’Uomo, Palazzo Pretorio, Prato (a cura di Giorgio Seveso);
– Premio Nazionale di Pittura Ottone Rosai, Lonato – Brescia, (1°premio);

1972 – IV Biennale Internazionale di Cracovie (invitato);
– I Grafici Bresciani, A.A.B., Brescia;
– Grafica di Tendenzen, Centro Parete, Lissone;
– Mostra Mercato de l’Incisione Italiana, Padova;

1973 – Prima Biennale “Città di Brescia”: Le dimensioni poetiche e sociali dell’uomo contemporaneo;
– Occasione d’incontro, Palazzo Comunale, Cremona (a cura di Elda Fezzi);
– Disegno perché, a cura di M.Corradini, Vasco Frati e Gianneto Valzelli, Brescia;

1974 – E’ testimone oculare della strage di Piazza della Loggia a Brescia.
Personale di Pittura: Ideologia e prassi nel messaggio di Turi Volanti, Galleria Icaro, Mantova;

1975 – Personale: Dalla metafisica del reperto al recupero della razionalità, Galleria Chiovasso, Milano;

1976 – Personale alla Künsterlhaus -Palazzo degli Artisti, (invito), Vienna;
– Mostra di gruppo: Scambio culturale Vienna-Brescia, Haydn Museum Schloß Esterhazj, nel Burgeland (invitato)

1977 – Per motivi familiari ritorna in Sicilia.

1978 – Personale di pittura alla Galleria Margutta di Siracusa;

1980 – Personale di pittura al Circolo di Cultura Benedetto Croce di Floridia;

1981 – 2° Biennale del Mediterraneo, Palazzo dei Mercedari, Modica, (invitato);

1982 – Exposition international, Salon d’Europe, Parigi, (selezionato);

1984 – Personale di pittura, Natura e mito nell’arte di Turi Volanti, aula magna “Pirandello” (segue performance poetica e musicale) Floridia;
– Arts expo International, Ginevra, (partecipazione);

1986 – Personale, Natura e mito della Sicilia nei disegni di Volanti, Galleria Agorà, Floridia – segue incontro e conversazione con i ragazzi della 4° e 5° del Liceo Classico di Siracusa;

1987 – Personale di pittura, Le città degli dei, alla Cripta del Collegio, Siracusa;

1992 – Personale di Pittura, Eros e Mythos, alla Biblioteca Comunale Palazzo Casacci, Floridia;

1997 – La Pittura colta in Italia, (a cura di Floriano De Santi), Abbazia Olivetana, Brescia (invitato);

1998 – XIII Quadriennale Nazionale d’Arte, Roma (invitato);

1999 – XXXIII premio nazionale di pittura città di Vasto ( a cura di Floriano De Santi);
– Il Ritratto, Galleria Roma, Siracusa;
– Grafica Nazionale, Galleria Roma, Siracusa;

2002 – Antologica di 50’anni di pittura: Eros, Mythos e Thanatos (L’infinita inquietudine di Turi Volanti) a cura di Carlo Fabrizio Carli e Floriano De Santi, Palazzo Vermexio-Cripta del Collegio.

Sue opere si trovano nei seguenti musei:

Museo del Castello Sforzesco, Milano, Raccolta Bertarelli;

Fondazione Pagani di scultura e mosaici all’aperto (due quadri musivi), Castellanza (Vr);Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea, Brescia;

Haydn Museum Schloβ Esterhazy, Burgeland, Austria;

Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea, Caltagirone (intera sala);

Museo Civico d’Arte Contemporanea, Floridia (intera sala).

In collezioni private: Philadelphia (Pennsylvania), Stoccolma, Cracovie, Torino, Milano, Brescia, Padova, Cremona, Venezia, Firenze, Grosseto, Roma, Napoli, Siracusa e in altre cittadine appartenenti ai capoluoghi sopra citati.

Presenze in Cataloghi nazionali di Mercato:dal 1971 al 1978 nel Catalogo Nazionale Bolaffi; nel 1971 è stato segnalato, dal direttore de Le Arti prof. Garibaldo Marussi, con un’intera pagina sul Bolaffi n° 2: e inoltre, nel Comanducci, Il Quadrato, Dizionario Monteverdi, Vademecum dell’Arte Italiana…